Nei momenti di maggiore trasporto, con le arterie che scoppiano, giurerei sul mio sangue.
   Nei momenti di maggiore trasporto, con le arterie che scoppiano, giurerei sul mio sangue.
   Nei momenti di maggiore trasporto, con le arterie che scoppiano, giurerei sul mio sangue.
   Nei momenti di maggiore trasporto, con le arterie che scoppiano, giurerei sul mio sangue.
   Fili conduttori nella definizione di un contorno; temo sia un volto. Le vie sono molte, sabbiose - impossibile districarle. Il percorso non si fa raccontare.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
   Al crepuscolo, sopra tutto: immenso cadavere gonfio, livido, bluastro, solcato da tagli freschi, rossi, infuocati, lampeggianti, pulsanti. Pesa sui campi.
   Perché mi trascino scivolando sul fango? Perché mi siedo tra le erbacce e mi inoltro negli intrichi che catturano la mente? Non ci sono forme animate rispondenti ai rumori che infestano le sterpaglie?
   Il mio fuoco si è spento, è notte, e non voglio tornare.
   Gli odori mi sostengono, l’umidità sa di terreno.
   Gli odori mi sostengono, l’umidità sa di terreno.
   La luna ha preso a salire, e getta sulla terra particelle d’argento che sottraggono calore, mentre cerco un posto per dormire.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
   La morte non ha tempo di aspettare. La vita non ha voglia di rincorrere.
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