Tutto ciò che è stato scritto, costruito, ideato.
   Ciò che sopravvive alla mano distruttrice, e sfugge alla mano che salva.
   Tutto è il nulla inarrestabile del tempo.
   Colonne crollano.
   L’impero di Persia deflagra nel vuoto.
   Frammenti del tempio sono asteroidi ghiacciati, smarriti su orbite lontane, risonanti come accordi.
   Dal disordine trarrò nuova vita, dalla complessità decadenza e dissoluzione.
   Solo quel giorno, bagnato dal sangue, coperto dalla morte, il terreno espelle i vapori
   e in un pulsare rigetta l’uomo.
|